Divieto, pericolo, indicazione e obbligo: ripassiamo il Codice della Stradale
Quando hai preso la patente eri “fresco di studi” e, dunque, ricordavi perfettamente tutte le norme apprese per affrontare gli […]
Quando hai preso la patente eri “fresco di studi” e, dunque, ricordavi perfettamente tutte le norme apprese per affrontare gli esami teorici e pratici per il conseguimento. Con il passare degli anni, tuttavia, certe regole tendono ad essere dimenticate… un po’ per abitudine e un po’ perché, dopotutto, tendiamo a sottovalutarne l’importanza. Difatti basta prendere la macchina e fare un giro in città per renderci subito conto di come le regole di base per la guida civile vengano continuamente ignorate: parcheggi in doppia fila, clacson a tutte le ore, fari spenti e accesi “a fantasia” e molto altro ancora. Proprio per questo riteniamo doveroso offrire a chi legge questo breve articolo un piccolo ripasso di precedenze, pericoli, obblighi e divieti stradali espressi dai segnali stradali. Siamo certi che ti tornerà utile e che riaccenderà nozioni che potremmo aver dimenticato.
Le differenze dei segnali stradali
I segnali stradali e il loro significato sono disciplinati dal Codice della Strada, precisamente all’articolo 39. Qui viene indicata la distinzione tra i vari cartelli che devono essere rigorosamente visibili e riconoscibili. Proprio per questo hanno forme differenti, contrasti molto netti e colori molto accesi. Ricordi quali sono queste differenze di stile? Ecco un veloce ripasso.
I segnali tondi: il divieto
I segnali di divieto comunicano all’autista l’impossibilità di fare “qualcosa” che sia essa fermarsi, sostare, invertire marcia o imboccare una strada. Questi cartelli sono sempre tondi e sono caratterizzati da un bordo rosso e un centro bianco. L’unico divieto differente per stile è quello del senso vietato che è disegnato come un cartello tondo con una linea bianca disegnata su un fondo rosso.
Tutti i segnali di divieto sono posizionati nel luogo fisico ove inizia la prescrizione e, quindi, laddove questa dovesse terminare vengono accompagnati dallo stesso cartello con l’aggiunta della parola “fine”.
Pericolo: tutti i segnali stradali
I segnali di pericolo, invece, hanno una forma triangolare e indica agli automobilisti un rischio imminente o potenziale a cui prestare attenzione. Vengono posizionati a 150 metri dal tratto interessato dal pericolo e installati con la punta verso l’alto anche con eventuali integrazioni che danno informazioni sulla durata del rischio.
Hanno un bordo rosso ed uno spazio interno bianco sul quale è riportato il tipo di pericolo come quello di uscita di automezzi, di precedenza, di attraversamento pedonale, di curva pericolosa e così via. Ogni volta che vedi questo genere di cartelli, dunque, sai che a centocinquanta metri circa dovrai prestare maggiore attenzione agli ostacoli che ti si presenteranno davanti.
Obbligo: i segnali da conoscere
I segnali di obbligo, infine, hanno una forma circolare ma sono di colore blu con segnalazione di colore bianco. Esiste un’infinità di cartelli di obbligo proprio perché servono a direzionare traffico e parcheggi senza lasciare alcuno spazio all’interpretazione. Un cartello di obbligo che ti segnala una direzione da prendere, quindi, potrebbe essere anche accompagnato da un divieto di accesso su una strada vicina.
Indicazioni e informazioni
I segnali di indicazione sono quelli che forniscono informazioni all’automobilista, ovvero lo guidano per strada. Dal momento che anche in questa tipologia rientrano un’infinità di cartelli ne consegue che forme, dimensioni e colori sono piuttosto variegate. I luoghi di interesse culturale, per esempio, sono segnalati in cartelli marroni con scritte bianche. Quelli che indicano le località, invece, sono spesso disegnati con fondo azzurro e così via..
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