Riforma bonus malus e risarcimento diretto RC Auto
In arrivo una proposta di riforma bonus malus e risarcimento diretto nel mondo delle RC auto: secondo la proposta di […]
In arrivo una proposta di riforma bonus malus e risarcimento diretto nel mondo delle RC auto: secondo la proposta di legge presentata in Parlamento l’IVASS e l’ANIA chiedono una riflessione circa il modo in cui vengono eseguiti i risarcimenti. Sono in arrivo delle grandi novità nel mondo delle RC Auto dal momento che le difficoltà e le problematiche riscontrate in materia di risarcimenti hanno portato alla formulazione di una riforma chiesta a gran voce. Vediamo di cosa si tratta.
La riforma del bonus malus
Ciò che ANIA ed IVASS chiedono è la riformulazione del cosiddetto meccanismo bonus malus che, in pratica, attribuisce un premio diverso a seconda della classe di merito di appartenenza dell’automobilista. In pratica la suddivisione in classi fa si che queste possano variare in base al numero di sinistri denunciati. Per questo chi fa meno incidenti beneficia di premi assicurativi meno esosi mentre chi è responsabile di anche solo un sinistro è costretto a pagare un importo maggiore per assicurare la propria vettura.
Chiaramente questo sistema viene spesso aggirato dagli automobilisti più scaltri e, quindi, secondo ANIA e IVASS non è un metodo equo per calcolare il rischio reale. Stando alle dichiarazioni riprese da più testate il sistema non dovrebbe prendere in considerazione solo il numero di sinistri ma coinvolgere altre variabili in modo da determinare una suddivisione in fasce più equa e, soprattutto, meno aggirabile da un punto di vista legale.
Un altro effetto negativo del sistema bonus-malus riguarderebbe la Convenzione tra Assicuratori per il Risarcimento Diretto, meglio nota come CARD. Questa fu introdotta nel 2007 a favore degli automobilisti coinvolti in sinistri senza colpa o con colpa parziale. Da questa convenzione, secondo il consigliere dell’IVASS, Riccardo Cesari, derivano “comportamenti opportunistici” da parte delle compagnie nei confronti di chi ha diritto a un rimborso. A ciò si aggiunge l’antiquatezza del sistema forfettario che, per l’appunto, andrebbe urgentemente rivisto.
Perché serve riformare il sistema bonus malus?
L’inefficacia di questo sistema è stata confermata da numerose personalità del mondo delle assicurazioni, come spiegato anche nell’approfondimento a cura di Facile.It. In pratica è diventato quanto mai necessario trovare metodi e sistemi più efficaci per la misurazione del rischio oltre a rivedere i modi in cui questo dovrebbe educare e premiare gli automobilisti virtuosi. In realtà il sistema oggi non ha più una funzione educativa perché, viste certe prassi note che tutti conosciamo, può essere aggirato sia dagli automobilisti che dalle compagnie.
Infine è diventato oggetto di dibattito anche l’evasione delle polizze che in Italia risulta essere un fenomeno altamente diffuso. Dal momento che l’unico modo per individuare un’auto priva di RC è quello del controllo a campione, sarebbe opportuno potenziare le banche dati di ANIA, IVASS e Motorizzazione per individuare i veicoli non assicurati in circolazione e vigilare in modo più serrato. Ecco perché nella discussione parlamentare rientrerebbero anche i Comuni e gli enti locali che dovrebbero intervenire a supporto tramite Telepass, Autovelox e altri sistemi di controllo.
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