Recovery Plan
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Recovery Plan: 50 miliardi per trasporti e strade?

Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, meglio noto come PNRR, il Governo Conte ha chiesto all’Unione Europea i […]

Con il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, meglio noto come PNRR, il Governo Conte ha chiesto all’Unione Europea i fondi previsti dal discusso Recovery Plan.

Si tratta di un piano messo a punto per fronteggiare la crisi sanitaria mondiale e che, probabilmente, prevede degli interventi per sostenere la mobilità ecologica. Tra questi figurano fondi a sostegno dei mezzi privati, pubblici e condivisi ma anche per il miglioramento delle infrastrutture tra cui strade, piste ciclabili, viadotti e ponti. Ecco cosa devi sapere.

Il programma non è ancora una certezza

Innanzitutto il nostro Paese, oggi, si trova nel bel mezzo di un  passaggio di redini che sono state affidate al nuovo Primo Ministro Draghi. In qualità di membro eccelso dell’Unione Europea è chiaro che molto potrebbe esser fatto per rispettare gli impegni di sostenibilità ed ecologia programmati a Bruxelles.

Ad ogni modo le persone che decideranno di scegliere la mobilità sostenibile gioveranno di importanti vantaggi che, ovviamente, saranno “tolti” a chi si affida a metodi obsoleti ed inquinanti.

Quindi prima di discutere dei sostegni in arrivo vorremmo farti riflettere su come usi l’auto a carburante e quali potrebbero essere i piccoli cambiamenti che renderanno il nostro Pianeta leggermente più respirabile.

Perché passare alla mobilità verde?

Le auto a diesel stanno sparendo in favore di quelle ibride ed elettriche ma anche per via delle Euro ecologiche che vanno a benzina. Se i mezzi pubblici non sono reputati sicuri è vero anche che, per spostarsi in città, sarebbe preferibile optare per bici e monopattini quando è possibile. Quindi fare una passeggiata in più non aiuta solo l’ambiente ma anche la tua salute.

Dal momento che anziché consumare carburante bruci calorie, capirai bene l’importanza di provare, nel nostro piccolo, a fare a meno della macchina. L’auto è sicuramente una grande comodità ma le generazioni più giovani non la identificano come un bene di proprietà che bisogna possedere a tutti i costi.

Anche per questo nell’immediato futuro andrà sempre più “di moda” la mobilità condivisa. Dopotutto possedere un’auto significa farsi carico di costi ordinari e straordinari non indifferenti mentre, il noleggio, li abbatte quasi completamente.

Gli obiettivi del Recovery Plan in Italia

Fatta questa premessa vediamo quali sono i capisaldi del Recovery Plan forse in arrivo e quali potrebbero essere le opportunità più interessanti. All’Italia spetterebbero 222 miliardi di euro che giungeranno dopo l’approvazione del Parlamento e quella (più incerta) dell’Unione Europea. Il PNRR, quindi prevede di destinare 31,98 miliardi alle infrastrutture mentre, per la mobilità verde, il fondo sarà pari a 18,22 miliardi.

Gli obiettivi saranno quelli di migliorare le ferrovie e le strade mettendo in sicurezza ponti e viadotti, il punto dolente del nostro Paese. Saranno attivati programmi di trasporto intermodale e soluzioni di viaggio per spostarsi in modo ecologico. Si prevedono anche programmi di logistica integrata per il trasporto delle materie prime e delle merci.

Tutti questi obiettivi vertono verso la riduzione drastica dell’impiego di combustibili fossili, grave fonte di inquinamento specialmente presso i centri abitati. Inoltre il programma prevede l’attuazione di quella che è stata definita “mobilità ultimo miglio” ovvero l’impiego di mezzi ecologici per coprire breve distanze facendo uso di energie pulite e rinnovabili.

Infine sarà dato uno sprint decisivo alla mobilità condivisa in centri urbani di piccole e medie dimensioni.

L’intero Paese, infatti, attende l’arrivo di quasi duemila chilometri in più di piste ciclabili. Se davvero il piano fosse attuato l’Italia, finalmente, si dimostrerebbe un Paese pronto a contrastare l’inquinamento globale.

Questi cambiamenti sono davvero urgenti e miglioreranno la qualità della vita di tutti noi.