Pedaggi autostrade: il piano UE basato sulle emissioni di CO2
Pedaggi autostrade: la proposta UE che si basa sulle emissioni di C02 – Quelli che stiamo vivendo sono momenti di […]
Pedaggi autostrade: la proposta UE che si basa sulle emissioni di C02 – Quelli che stiamo vivendo sono momenti di grandi cambiamenti, soprattutto dal punto di vista ambientale. Certo è che le cose da fare sono ancora troppe e che qualsiasi sforzo, oggi, non può bastare per mettere davvero al sicuro il nostro Pianeta dall’inquinamento.
Tuttavia sono ormai in corso da anni tentativi, proposte e cambiamenti che ci portano gradualmente verso stili di vita più sostenibili e, per rendere questo possibile, è necessario un intervento marcato da parte della politica che dovrebbe regolamentarlo.
Ebbene è in quest’ottica che si inserisce la proposta proveniente dalla Commissione Europea di basare il costo dei pedaggi autostradali in base alla quantità di C02 emessa dal veicolo pagante.
L’incentivo a cambiare veicolo
In pratica la proposta nasce con l’obiettivo di incoraggiare e stimolare le persone a scegliere motori ibridi o elettrici per viaggiare. Per promuovere questo necessario e costoso ammodernamento, quindi, l’Unione Europea propone un incentivo che premierà i guidatori più attenti all’ambiente.
Purtroppo dal 2018 è stato stimato che l’età media delle vetture in circolazione si attesta tra i 10 ed i 12 anni di anzianità e questo significa che circolano veicoli molto vecchi, alimentati a combustibili fossili inquinanti.
Un anno di tempo per adeguarci
In realtà la proposta UE di gestire i pedaggi delle autostrade in questo modo è molto più che qualcosa di aleatorio. Difatti la normativa è stata già approvata e dovrà essere recepita dagli stati membri dell’Unione Europea entro il 2022, ovvero l’anno prossimo.
Stando al testo approvato ogni Paese potrà decidere autonomamente i parametri. Ciò che conta è che verrà applicata una tassa addizionale che si sommerà al costo del casello autostradale.
Una necessità che circola da almeno tre anni
A dire il vero questa proposta non è nata oggi ma circolerebbe tra le correnti UE da almeno tre anni. Non appena è stato dato il via libera dalla Commissione la proposta ha preso piede anche se, inizialmente, questa riguardava solamente i mezzi pesanti.
Nel 2018, infatti, il Parlamento aveva avviato una proposta di modifica dei pedaggi per camion e pullman. Questa avrebbe dovuto adottare una tariffa a chilometro. Si tratta di una norma già in vigore in Italia, Francia, Spagna e molti altri Paesi UE. In molti altri invece le autostrade adottano il prezzo fisso o l’accesso gratuito.
Il merito della proposta
In conclusione la proposta della Commissione Europea si è mostrata decisa ad accelerare i tempi spostando la data ultima per adeguarsi dal 2026 al 2022. In particolare la norma europea avrebbe dovuto essere recepita nel 2023 per i mezzi pesanti e nel 2026 per le auto. Di recente, tuttavia, è stata data una spinta più decisa per procedere entro l’anno prossimo.
Questo avverrà in modo autonomo in ogni Paese attraverso la promulgazione di norme che prevedano la libertà di stabilire i parametri di tassazione. In generale la Commissione ha proposto uno sconto che arriva fino al 75% per i veicoli ibridi o elettrici. Le altre tariffe, invece, saranno a discrezione dei Paesi.
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