L’Antitrust indaga sulle principali compagnie di assicurazione
Se spesso e volentieri si sente parlare di truffa ai danni delle assicurazioni, questa volta le cose vanno nella direzione […]
Se spesso e volentieri si sente parlare di truffa ai danni delle assicurazioni, questa volta le cose vanno nella direzione opposta: l’Antitrust ha infatti aperto un procedimento per via di un presunto cartello anticoncorrenziale messo in atto da alcune compagnie di assicurazioni che operano in Italia. A finire nel mirino, per la precisione, sono state proprio le maggiori società che offrono polizze auto: quelle, cioè, che per nome e per fama sono da sempre considerate le più affidabili e sicure.
Ma quello che viene messo in discussione dall’Antitrust non è la sicurezza dei prodotti offerti da queste compagnie, quanto piuttosto il loro agire secondo le norme che regolano la libera concorrenza. Sembrerebbe infatti che queste grandi società, conosciute in alcuni casi anche a livello internazionale, si siano accordate al fine di aumentare i prezzi senza subire improvvise diminuzioni della clientela.
Se tutte le principali compagnie di assicurazione aumentano le proprie tariffe infatti, livellandosi l’una con l’altra in modo ragionato, l’utente sarà portato a pensare che l’aumento dei premi sia inevitabile e che, se le maggiori compagnie di assicurazione italiane hanno delle tariffe di quel tipo, evidentemente sono quelle minori e meno solide a proporre dei prodotti scadenti.
Insomma, si tratterebbe sicuramente di un illecito, proprio come era avvenuto qualche anno fa: nel 2000 l’Autorità per la concorrenza si era trovata a dover fronteggiare una situazione simile. Erano ben 17 le compagnie di assicurazione coinvolte, che si erano accordate per mantenere le tariffe elevate: al tempo però le cose non erano andate come previsto, perchè l’Antitrust aveva condannato tali compagnie al pagamento di una maxi sanzione pari a 700 miliardi di lire ma il Governo, con il “decreto salva-compagnie” le aveva salvate in corner.
Se il procedimento in atto in questi giorni da parte dell’Antitrust dovesse effettivamente mettere in luce una situazione analoga, questa volta le compagnie di assicurazioni se la vedrebbero davvero brutta: è stato il Codacons ad annunciarlo, comunicando di voler eventualmente ricorrere allo strumento della class action. Cosa significa? Che se le compagnie di assicurazione in questione dovessero effettivamente rivelarsi colpevoli, questa volta non ci sarà più il Governo a salvarle e si ritroveranno a dover risarcire tutti gli utenti fino ad oggi ingannati.
Ma di quali compagnie di assicurazione stiamo parlando? Sempre sottolineando che si tratta di una presunzione di colpevolezza e che dovremo aspettare i dati certi forniti dalle indagini per poter effettivamente colpevolizzare tali società, parliamo delle principali compagnie di assicurazioni. Nello specifico: Unipol Gruppo Finanziario, UnipolSai Assicurazioni, Linear, Allianz, Genialloyd, Generali, Generali Italia, Genertel, AXA Assicurazioni, Cattolica, Fata Assicurazioni Danni e Tua Assicurazioni. Dei colossi, quindi, che se dovessero effettivamente risarcire i propri utenti si ritroverebbero improvvisamente ai ferri corti.
Non ci rimane che aspettare la conclusione delle indagini, per capire come si evolverà la situazione in futuro.
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