INAIL: come funziona l’assicurazione sul lavoro
Tutti i datori di lavoro sono obbligati, per legge, a pagare l’assicurazione sul lavoro dei propri dipendenti, versando all’Inail (Istituto […]
Tutti i datori di lavoro sono obbligati, per legge, a pagare l’assicurazione sul lavoro dei propri dipendenti, versando all’Inail (Istituto Nazionale per l’Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro) i contributi assistenziali necessari. Ma cos’è nello specifico l’Inail, come funziona l’assicurazione sul lavoro e quali sono le coperture garantite? Vediamo di fare chiarezza su un concetto che interessa tutti i lavoratori dipendenti italiani.
Cos’è L’Inail e chi paga l’assicurazione sul lavoro?
L’Inail è l’Istituto Nazionale per l’ Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro: è quindi l’ente pubblico di riferimento, al quale tutti i datori di lavoro devono versare i contributi assistenziali al fine di tutelare i propri dipendenti in caso di infortunio o malattia. L’obbligo di stipulare un’assicurazione Inail riguarda anche alcune categorie di lavoratori autonomi (artigiani e lavoratori agricoli) che, oltre a pagare i contributi per eventuali dipendenti, sono tenuti a versarli anche per se stessi.
In sostanza a pagare l’Inail è sempre il datore di lavoro, anche se nel concreto tali contributi vengono trattenuti dalla busta paga di tutti i dipendenti.
Coperture garantite al lavoratore
L’assicurazione sul lavoro Inail garantisce alcune coperture a tutti i lavoratori che subiscono un infortunio mentre si trovano ad esercitare il proprio lavoro.
Nello specifico, in caso di infortunio sul lavoro, il lavoratore costretto ad astenersi dal lavoro percepisce un’indennità pari al 60% della retribuzione ordinaria ( dal 5° fino al 90° giorno di assenza) e pari al 75% (oltre il 90° giorno di assenza dal lavoro). Per semplificare, ipotizziamo che un lavoratore guadagni 40 euro al giorno: il giorno stesso dell’infortunio percepirà dal datore di lavoro un indennizzo pari al 100% dello stipendio quindi 40 euro, mentre nei giorni successivi percepirà 24 euro giornalieri. A partire dal 90° giorno di malattia, l’indennizzo salirà a 30 euro.
Come denunciare un infortunio all’assicurazione
In caso di infortunio, il lavoratore deve recarsi presso un pronto soccorso e richiedere il certificato medico che attesti l’effettivo stato di salute. Tale certificato deve essere inviato per obbligo al datore di lavoro, che lo dovrà trasmettere all’Inail (solo se il periodo di malattia supera i 3 giorni).
Una volta che il periodo di guarigione si sarà concluso, il lavoratore deve recarsi all’Inail per effettuare la visita medica e chiudere il periodo d’infortunio.
Cosa rischia il datore di lavoro se non rispetta l’obbligo
E’ davvero difficile che il datore di lavoro non rispetti l’obbligo di trasmettere il certificato di infortunio all’Inail perchè le sanzioni possono arrivare a cifre anche molto elevate.
Se la denuncia di infortunio all’Inail, infatti, non avviene entro i 2 giorni successivi alla trasmissione del certificato medico da parte del lavoratore, il datore di lavoro rischia una sanzione compresa tra i 1.290 euro e i 7.745 euro. Tale sanzione viene applicata anche in caso di comunicazione incompleta dei dati del lavoratore
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