Il caso Raggi e le assicurazioni sulla vita di Romeo
Torna nel mirino degli inquirenti, la sindaca di Roma Virginia Raggi, e questa volta al centro delle indagini ci sarebbe […]
Torna nel mirino degli inquirenti, la sindaca di Roma Virginia Raggi, e questa volta al centro delle indagini ci sarebbe proprio una polizza vita: quella stipulata da Salvatore Romeo. L’ex capo di Segreteria della Raggi, infatti, proprio poco prima di essere nominato e investito della carica, aveva indicato la sindaca come esclusiva beneficiaria di una polizza sulla sua vita. Questo significa che alla morte di Romeo la Raggi potrebbe incassare una cifra pari a 30.000 euro.
Fino a qui, nulla di particolarmente strano…se non fosse per il fatto che Salvatore Romeo sembra essere piuttosto incline ad utilizzare le polizze vita in modo un po’ particolare: non sarebbe la prima volta che cambia i beneficiari delle proprie assicurazioni, e guarda caso questi sarebbe sempre stati esponenti di partito e colleghi.
Come ben sappiamo, le polizze sulla vita vengono generalmente stipulate per garantire un futuro ai propri familiari, in modo che non rimangano con le spalle scoperte e che possano usufruire di una quota economica in caso di morte del sottoscrittore. In questo caso, però, la storia lascia molti interrogativi: perchè mai Salvatore Romeo avrebbe dovuto indicare come beneficiaria proprio la Raggi, che (guarda caso) lo avrebbe nominato poco dopo come capo di Segreteria? E perchè tra i beneficiari delle varie polizze sottoscritte da Romeo compaiono sempre nomi di colleghi ed esponenti politici?
Gli inquirenti stanno svolgendo tutte le indagini del caso per riuscire a comprendere quali fossero gli eventuali accordi tra la Raggi e Romeo, quindi per il momento possiamo limitarci solo ad alcune supposizioni…supposizioni che però ci portano a dubitare fortemente.
Dal canto suo, la sindaca di Roma, ha affermato di non saperne nulla: Romeo l’avrebbe indicata come beneficiaria di ben due polizze (quella sulla vita dal valore di 30.000 euro e una seconda assicurazione di 3.000 euro) ma a quanto pare la Raggi ne è sempre stata all’oscuro.
Tutta la faccenda ha sicuramente dell’assurdo: ci sono diversi dettagli che non tornano e sembra proprio che il ruolo del caso in tutta questa storia sarebbe un po’ eccessivo. Una domanda sorge proprio del tutto spontanea: perchè mai Romeo avrebbe dovuto cambiare il nome del beneficiario della proprio polizza vita e indicare la Raggi, proprio qualche mese prima di essere nominato Capo di Segreteria?
Beppe Grillo, sul blog del movimento 5 stelle, non si è ancora pronunciato in merito all’intera faccenda: non ci resta quindi che aspettare che gli inquirenti svolgano il loro lavoro e portino alla luce la verità sul caso Raggi-Romeo. Una cosa, però, va detta: sembra proprio che si tratti del classico caso di strumentalizzazione delle assicurazioni sulla vita: percepite non come tutele future per familiari e parenti stretti ma piuttosto come “promesse” e scambi di favore politici che iniziano ad infastidire i cittadini.
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