Bollo e superbollo: tutto quello che devi sapere
Bollo e superbollo sono tasse automobilistiche che tutti i proprietari di auto devono pagare, ovvero tutti quelli riportati sul Pubblico […]
Bollo e superbollo sono tasse automobilistiche che tutti i proprietari di auto devono pagare, ovvero tutti quelli riportati sul Pubblico Registro Automobilistico. In questo breve approfondimento vedremo cosa sono, come si pagano e come vengono calcolati gli importi.
Cos’è il bollo auto?
Il bollo è una tassa regionale automobilistica che riguarda tutti i possessori di un’auto.
Deve essere pagata annualmente attraverso gli strumenti e gli importi calcolati in base ad alcune caratteristiche del veicolo.
Nello specifico contribuiscono alla definizione dell’importo la potenza del veicolo e il suo impatto ambientale. Ci sono dei parametri di riferimento regionali che sono variabili e quindi i costi possono essere diversi da una regione all’altra.
Il calcolo dell’importo viene fatto online, con una procedura velocissima messa a disposizione sia dal sito dell’ACI che da quello dell’Agenzia delle Entrate.
In ogni caso basta recarsi presso una qualsiasi tabaccheria Lottomatica con il libretto del veicolo e il sistema determinerà automaticamente l’importo.
Per le nuove immatricolazioni il bollo deve essere saldato entro il mese stesso.
Le esenzioni riguardano le auto a zero emissioni, le auto storiche o di interesse collezionistico e altre categorie speciali.
Cos’è il superbollo?
Il superbollo è simile al bollo ed è stato istituito nel 2011 per gli automobilisti di vetture potenti e lussuose. Il decreto legge del 6 dicembre 201 stabilì il pagamento del superbollo per un importo pari a 20,00€ al chilowatt per veicoli di potenza maggiore di 185Kw.
Questa tassa prevede una riduzione percentuale nel corso degli anni pari al 60%, al 30% e al 15% fino ad azzerarsi dopo vent’anni dalla data di costruzione.
Come si calcolano gli importi?
Bollo e superbollo si calcolano inserendo alcuni dati che riguardano il veicolo.
Tra questi tieni a portata di mano la targa, la regione di residenza, l’anno di riferimento, l’anno di scadenza, i mesi di validità e la riduzione di vetustà.
Con questi dati è possibile collegarsi sul sito dell’Agenzia delle Entrate inserendoli nella sezione dedicata.
Gli importi vengono determinati a partire dai Kw dell’auto, a partire dai 185 chilowatt. In pratica ogni kw aggiuntivo determina un aumento dell’importo totale.
A variare il costo del superbollo c’è anche il tipo di veicolo e l’impatto ambientale del motore. Per gli Euro 0 il costo varia dai 3 ai 4,5 euro per ogni kw. Per gli Euro 1 l’importo va da 2,90€ a 4,35€ e cosi via fino ai modelli più ecologici.
A questa maggiorazione si sommano i venti euro al chilowatt con eventuali riduzioni a carico per l’anzianità di fabbricazione.
Il pagamento può essere pagato tramite F24, bollettino, homebanking e ricevitoria.
Cosa succede se non pago il bollo?
Chi non ha pagato il bollo può mettersi in regola entro un anno ma in ogni caso la Regione prevederà degli addebiti ulteriori per il ritardo.
Questa viene determinata in base ai giorni di ritardo di pagamento con cifre piuttosto irrisorie che vanno dallo 0,15 al 3,75%.
Se dovessi superare un anno di ritardo la multa aumenterà pari al 30% dell’importo dovuto oltre alle more dello 0,5% che si aggiungono per ogni semestre in ritardo.
In caso di mancata regolarizzazione la Regione effettuerà un accertamento inviando l’avviso di pagamento entro tre anni. Il bollo decade e avviene l’iscrizione al ruolo con contestuale comunicazione all’Agenzia delle Entrate.
La riscossione prevederà l’invio della notifica della cartella esattoriale con l’importo ed il termine e, quindi, l’Agenzia potrebbe procedere con operazioni forzate come il pignoramento del conto corrente.
Inoltre il veicolo è in fermo amministrativo che ne impedisce la circolazione.
Prima di questo provvedimento il trasgressore riceve un preavviso di trenta giorni durante i quali può dimostrare che il veicolo sia o meno di effettiva necessità.
Senza pagare il bollo per tre anni consecutivi si può incappare nella sanzione più grave, ovvero la cancellazione del veicolo dagli archivi regionali.
Il veicolo potrà tornare a circolare solo previa nuova immatricolazione oltre ad una multa salata tra i quattrocento e i duemila euro con confisca del mezzo.
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