Assicurazioni dentistiche: quando e perché conviene stipularle
Le assicurazioni dentistiche sono diventate uno strumento di tutela a cui sempre più persone desiderano avere accesso visti i costi […]
Le assicurazioni dentistiche sono diventate uno strumento di tutela a cui sempre più persone desiderano avere accesso visti i costi salati che la cura dei denti richiede.
La salute dei denti è spesso un “bene” a cui molte persone sono costrette a rinunciare per via dei costi davvero troppo salati.
L’Associazione Nazionale Centri Odontoiatrici assieme alla società di Executive Research KeyStone ha pubblicato una ricerca risalente al 2017/2018 che ha rilevato come il 36% degli intervistati non è andato dal dentista pur avendone bisogno.
Le ragioni spiegate dagli intervistati risiedono soprattutto sui costi salati da affrontare e in secondo luogo per questioni di mancanza di tempo.
La ricerca è stata effettuata su un campione di quasi duemila intervistati appartenenti maggiormente alle regioni del Centro Nord.
Inoltre la ricerca ha evidenziato come chi ha avuto bisogno di prestazioni costose ha scelto principalmente le cliniche e solo un 17% ha optato per il dentista privato.
Lo stesso si verifica per cure di routine come carie, igiene e dolori gengivali.
Secondo la ricerca, quindi, le cliniche e le catene dentarie costituiscono la scelta preferenziale perché costano meno rispetto al dentista tradizionale.
Infine si è rilevato come l’odontoiatria organizzata
sia stata attraversata da profondi e importanti cambiamenti ed hanno agevolato
l’accesso alle cure dentarie anche grazie alle convenzioni assicurative.
Perché vi diciamo tutto questo?
Perché dovete sapere che la cura dei denti è importante per il benessere di tutto il corpo.
Le patologie della bocca possono apportare conseguenze sul tratto cervicale, sulla schiena e possono provocare labirintiti, mal di testa e problemi articolari anche molto gravi.
I denti andrebbero controllati almeno due volte l’anno e comprendiamo bene se alcune famiglie bypassano le visite per risparmiare.
Con la polizza denti potrete avere un rimborso in base al tipo di trattamento a cui vi siete sottoposti e non dovrete più scegliere se rivolgersi o meno al dentista per una questione economica.
Le assicurazioni dentistiche sono di tue tipi: a rimborso diretto ed indiretto.
Le prime consentono di usufruire delle cure con una parcella totalmente a carico della compagnia assicurativa.
I rimborsi indiretti prevedono il pagamento anticipato delle cure e poi l’avviamento della procedura di rimborso.
Certo, anche il Sistema Sanitario Nazionale offre un limitato servizio odontoiatrico “pubblico” ma i tempi di accesso sono biblici e non sempre è possibile aspettare mesi per una visita a basso costo.
Ci sarebbe anche il ricorso alla mutua ma questo è vincolato sia dal tipo di intervento che dal soggetto richiedente.
In linea teorica il sistema sanitario nazionale copre una piccola parte delle spese odontoiatriche per interventi su soggetti fino a quattordici anni e per categorie.
Tutti gli altri possono avere accesso a questo tipo di assistenza solo per situazioni di emergenza e per neoplasie orale, ovvero tumori della bocca.
Quanti tipi di assicurazioni dentistiche esistono?
Le assicurazioni si valutano con il parametro della vulnerabilità che può essere sociale o sanitario.
La prima riguarda lo svantaggio dovuto ad una situazione economica difficile e che impedisce l’accesso alle cure dentistiche. Per accedervi devono verificarsi situazioni di reale povertà e un basso reddito dimostrabile.
Quella sanitaria riguarda la condizione sanitaria per cui è richiesta una cura dentistica ed è valutata tramite il criterio discendente o ascendente.
Il primo riguarda le condizioni di salute che potrebbero peggiorare per questioni di salute legate ai denti.
Il secondo riguarda le malattie congenite e che sono legate ai denti.
Sono le Regioni a stabilire caso per caso i criteri di vulnerabilità e accesso e non ci sono parametri o valori generali.
Ovviamente le due categorie sono esenti dal ticket e coprono un numero ridotto di prestazioni sanitarie odontoiatriche.
Per questo tipo di assicurazione che potremmo definire “pubblica” le spese vengono detratte dalla dichiarazione dei redditi secondo calcoli stabiliti dalla legge che prevedono franchigie e tetti massimi.
Viste le limitazioni di questo tipo di copertura odontoiatrica è bene conoscere anche le assicurazioni private.
Esse rimborsano totalmente o parzialmente le spese dentistiche sostenute pagando il premio alla compagnia assicurativa scelta.
I rimborsi e le modalità sono stabilite dal contratto della stipula della polizza e spesso non sono coperte le spese dentistiche di tipo estetico.
Prima di scegliere la polizza considerate bene l’entità del premio, i trattamento coperti, i massimali di rimborso e tutte le clausole contenute nel contratto.
Per scegliere la polizza assicurativa è bene considerare alcuni fattori:
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