Assicurazione drone: come funziona e cosa copre
I droni sono ormai diventati dei veicoli molto comuni, tanto che il nuovo regolamento ENAC sui mezzi aerei a pilotaggio remoto ha […]
I droni sono ormai diventati dei veicoli molto comuni, tanto che il nuovo regolamento ENAC sui mezzi aerei a pilotaggio remoto ha introdotto l’obbligo per tutti di stipulare una polizza assicurativa a responsabilità civile. L’obbligatorietà oggi è necessaria per ogni tipo di drone, indipendentemente dal peso.
Quando è obbligatoria l’assicurazione sul drone
Il regolamento sui mezzi aerei a pilotaggio remoto ha reso obbligatoria l’assicurazione sui droni da quando è entrato in vigore a dicembre 2019 e include i veicoli leggeri, con peso inferiore a 250 grammi. In Italia l’obbligo c’è dal 2014, ma escludeva alcune categorie che dal 2019 sono state incluse. I sistemi aerei a pilotaggio remoto sono suddivisi in due categorie: quelli con una massa al decollo minore di 25 kg e quelli con massa uguale o maggiore di 25 kg.
L’assicurazione sui droni è obbligatoria per qualsiasi tipo di veicolo, a prescindere dal peso, esclusi i droni giocattolo. Nell’articolo 32 dell’ENAC si legge che non è consentito effettuare operazioni con SAPR (Sistemi Aerei a Pilotaggio Remoto) se non è in corso di validità un’assicurazione con responsabilità verso terzi. Non sono specificate le dimensioni e neanche lo scopo, quindi i droni devono essere assicurati qualunque peso abbiano e per qualunque motivo si utilizzino, che sia per lavoro o per hobby.
L’assicurazione per i droni serve per tutelare chi li usa e terze persone dai potenziali rischi ed è un investimento opportuno oltre che obbligatorio. La mancanza di polizza assicurativa comporta una sanzione che può arrivare fino a 15.000 euro e chi vola senza autorizzazione rischia perfino il carcere.
Cosa copre l’assicurazione per i droni
L’assicurazione copre dunque innanzitutto il drone, a patto che sia usato nel rispetto delle norme vigenti. Eventuali danni includono incendio, urti, esplosioni, eventi atmosferici e cedimento strutturale causato da un guasto al motore. La tutela verso terzi copre incidenti causati involontariamente, quali lesioni personali o morte, distruzione o danneggiamento di oggetti.
Il premio si può estendere ad altri rischi, quali sommosse civili, tumulti, azioni terroristiche o politiche, atti di sabotaggio, sequestro, appropriazione e requisizione del mezzo da parte delle autorità nazionali, dirottamento forzato o sequestro illegale dell’apparecchio senza il consenso del proprietario.
L’assicurazione non copre l’usura del drone, guasti causati da eventi esterni, danni all’equipaggiamento fotografico che non siano collegati a un incidente, eventi causati da inosservanza di regolamenti, leggi e norme di sicurezza e imputabili ad un uso diverso da quello indicato nella polizza assicurativa. Naturalmente non è previsto alcun tipo di rimborso in caso di uso del drone per scopi illeciti o danni avvenuti durante il trasporto.
Per quel che riguarda la responsabilità civile, l’assicurazione non vale quando il danno è causato dall’assicurato o da apparecchi che non sono a norma di legge e in sicurezza di esercizio. Inoltre l’assicurato deve essere munito di un’eventuale licenza o abilitazione quando è necessaria. La normativa ENAC differenzia le operazioni critiche dalle operazioni non critiche.
Quelle non critiche sono quando si riesce a vedere il drone e non si sorvolano assembramenti di persone e infrastrutture militari. In questo caso, oltre all’assicurazione, è obbligatoria una dichiarazione del pilota che dichiari di attenersi alla normativa in vigore e, in alcuni casi, ci vuole il nulla osta per l’occupazione dello spazio aereo. Il peso del mezzo deve essere inferiore o uguale a 0,3 kg e la velocità minore o uguale a 60 km/h.
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