Proroga al 30 giugno del documento unico di circolazione
Il documento unico di circolazione, anche noto come DU è stato prorogato al 30 giugno e se non avevi mai […]
Il documento unico di circolazione, anche noto come DU è stato prorogato al 30 giugno e se non avevi mai sentito parlare di questo cambiamento sul settore auto ti conviene continuare al leggere. Certamente viviamo un periodo drammatico non solo per la salute pubblica ma anche per tantissime attività economiche che soffrono le contrazioni del mercato e le chiusure obbligate. È quanto accaduto al settore auto, per esempio che, stando ai dati ANFIA ha subito 12 milioni di nuove immatricolazioni in meno.
In Italia il calo oscillerebbe intorno al 15% rispetto al 2019 e la tendenza riguarda un po’ tutti i Paesi europei analizzati dal rapporto. Proprio per queste difficoltà l’entrata in vigore del Documento Unico di Circolazione ha provocato non pochi disagi che vedremo in questo focus. Da strumento in grado di velocizzare e digitalizzare i dati auto e la gestione dei documenti il DU ha rischiato di mettere in difficoltà soprattutto le aziende operanti nel settore auto. È per questo che è stata decisa una proroga al 30 giugno 2021 per la quale ci sono tutta una serie di ragioni piuttosto valide. Vediamo quali sono.
A cosa serve il DU?
Il DU è un nuovo documento introdotto con il Decreto Legislativo n.98 del 2017 secondo cui si stabilisce la nuova carta di identità di auto e moto. Oggi esiste la carta di circolazione, il libretto che riporta tutte le informazioni del veicolo e che tutti dobbiamo possedere e mostrare per poter circolare liberamente. Assieme a questo c’è il Certificato di Proprietà che non deve essere presente sul veicolo ma pur sempre custodito dal proprietario. Questo è rilasciato in formato digitale a partire dal 2015 ma cosa c’entra con il DU? Sostanzialmente il Documento Unico di Circolazione sostituirà questi precedenti due certificati, riunendoli in un solo “file”. Quindi il DU avrà efficacia sia come certificato di proprietà che come libretto di circolazione e riporterà tutte le informazioni giuridiche e patrimoniali del veicolo così come accade già nel PRA.
Le motivazioni della proroga
La scadenza massima per l’ingresso del DU era stata fissata a fine marzo 2021 ma le associazioni di categoria hanno chiesto in modo molto animato una proroga. Come mai? Innanzitutto c’è un ostacolo tecnico non indifferente: il software gestionale di rilascio e archiviazione. In pratica ad oggi è ancora impossibile operare con questo documento perché le realtà interessate non dispongono dei giusti mezzi per archiviare, rilasciare e conservare i DU. Ma non solo…
I vantaggi e i benefici del DU – Documento Unico
Inoltre per ANIASA le sperimentazioni preliminari sono state troppo brevi e, con la pandemia di mezzo, i rallentamenti sono diventati più che fisiologici. Le associazioni di categoria riconoscono l’utilità semplificativa di questo documento ma senza i giusti mezzi per digitalizzare gli archivi automobilistici è ancora impossibile procedere.
Stando a quanto si legge sulle testate nazionali per chi ha un libretto emesso prima della riforma non servirà sostituirlo e, quindi, per gli automobilisti le cose non cambieranno molto. Tuttavia gioveremo di una semplificazione burocratica che, di fatto, costerà anche molto meno.
Digitalizzare significa eliminare carta e velocizzare le procedure per cui è stato stimato che questo DU dovrebbe far risparmiare oltre quaranta euro a persona per le procedure di immatricolazione. Non appena sarà pronto e in vigore, ovviamente, non mancheranno nostri aggiornamenti sulla questione.
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