Il mercato della mobilità elettrica in Italia
L’Italia è un Paese ricco di contraddizioni ma per molti aspetti può essere considerata una potenza di rilievo nello scenario […]
L’Italia è un Paese ricco di contraddizioni ma per molti aspetti può essere considerata una potenza di rilievo nello scenario mondiale.
È quanto riguarda il mercato della mobilità elettrica che, stando al rapporto elaborato da FCA in collaborazione con fondazioni ed enti di ricerca, risulta essere caratterizzato da un rilevante prestigio tecnologico e qualitativo.
Il rapporto comprende tutta la filiera produttiva e commerciale di auto elettriche, e-bike e altri mezzi ecologici per i quali, anche grazie agli inventivi statali, il mercato può essere considerato vitale e attivo.
Mobilità elettrica in Italia: un mercato di cui andare fieri
Nello specifico il settore di maggior rilievo nell’ambito della mobilità elettrica risulta essere quello della componentistica.
In questo settore agiscono e operano innumerevoli aziende Made in Italy il cui prestigio è conosciuto e apprezzato a livello internazionale.
Seguono le aziende di produzione della batterie, i servizi di sharing, le soluzioni di ricarica, il settore tech-app e quello di supporto all’intera filiera produttiva.
L’ambito in cui la mobilità elettrica gode di maggior rilievo è quello del noleggio di breve, medio o lungo termine per cui le persone hanno diritto ad innumerevoli vantaggi optando per sistemi ecologici.
Gli scenari futuri: cosa ci aspetta per il 2021
Lo scenario attuale vede il nostro Paese come potenza trainante grazie ai poli di Torino, dell’Emilia, di Brescia e della regione Abruzzo. Nel rapporto FCA figurano oltre cento realtà italiane che lavorano in questo settore e che portano avanti con determinazione lo sviluppo di tecnologie sempre più innovative e sostenibili.
Un sistema ricco di competenze presente all’interno del Paese che si concentra in alcuni centri come il polo di Torino, la Motor Valley emiliana, il distretto di Brescia e il polo dell’automotive abruzzese. A riprova di tutto questo, il rapporto cita l’esperienza di ben 100 realtà italiane, piccole e grandi, che lavorano in questo settore.
Come testimoniano le numerose esperienze messe in atto dai comuni italiani la mobilità elettrica sta vivendo un periodo di grandi cambiamenti, spinti in parte dall’emergenza sanitaria che ha colpito ogni settore economico e sociale.
Da “oggi” al “domani”
Il nostro oggi sta preparando le basi per un futuro orientato alla mobilità condivisa e sostenibile. Sono concetti che spaventano i boomer ma che entusiasmano gli zoomer, abituati all’idea di condividere al posto di possedere.
La mobilità che ci aspetta sarà sostenibile dal momento che sono aumentate progressivamente le colonnine di ricarica, le auto ibride e quelle elettriche.
Ebike e monopattini elettrici sfrecciano in tutte le città e la comunità chiede a gran voce norme che regolamentino questi nuovi soggetti della strada.
Le auto Diesel iniziano a sparire dallo scenario stradale mentre migliorano gli incentivi per l’acquisto di auto sostenibili e per l’accesso ai centri urbani.
Al tempo stesso prendono il via il noleggio a lungo termine in favore dell’acquisto. Sul fronte dell’usato, gli italiani dimostrano molta responsabilità nel disfarsi della vecchia auto.
Difatti i dati mostrano come le persone tendano a cambiare auto dopo nove anni e solo perché è arrivata “al capolinea”.
Se questo è il futuro non c’è da sperare che arrivi presto, non trovi?
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