La Cassazione ha bocciato le Polizze Claim’s Made perchè Vessatorie
Le assicurazioni professionali in ambito sanitario possono essere di due tipi: esistono infatti le polizze Claim’s Made e le Polizze […]
Le assicurazioni professionali in ambito sanitario possono essere di due tipi: esistono infatti le polizze Claim’s Made e le Polizze “Loss Occurrence” che si distinguono su alcuni aspetti di fondamentale importanza. Se fino a qualche anno fa le assicurazioni claim’s made sono sempre state approvate anche in sede giuridica, recentemente la Cassazione ha bocciato di fatto tali polizze, dichiarandole svantaggiose nei confronti dell’assicurato, a vantaggio invece dell’assicuratore.
Negli ultimi giorni si parla spesso delle polizze Claim’s Made, proprio perchè di fatto con la sentenza n. 10506/2017, la Cassazione ha dichiarato le clausole claim’s maid del tutto illegittime perchè finalizzate a coprire l’assicurato per un periodo di tempo troppo definito. I contratti assicurativi che vengono stipulati in ambito sanitario (RC Professionale) non possono essere a tempo determinato, proprio per via della natura stessa della professione. In ambito medico, eventuali conseguenze derivanti da un’inadempienza o da un’operazione effettuata in modo scorretto potrebbero manifestarsi anche dopo molti anni: l’assicurato quindi poteva essere coperto al momento della prestazione medica ma rischia di risultare scoperto al momento della richiesta di risarcimento.
Questo è quanto avvenuto qualche mese fa in un ospedale di Milano: un paziente ha manifestato lesioni in seguito ad un’operazione avvenuta molto tempo prima, quindi si è rivolto all’azienda ospedaliera e ha richiesto un risarcimento per i danni riportati. L’assicurazione dell’ospedale, però, si è opposta all’erogazione della somma perchè, per via della clausola claim’s made, non era tenuta al risarcimento in quanto la richiesta è stata effettuata dopo la scadenza della polizza.
Come funziona la polizza Claim’s Made?
In sostanza, la clausola claim’s made prevede quanto segue:
- Per ottenere il risarcimento bisogna essere assicurati al momento della richiesta di risarcimento;
- Si può ottenere il risarcimento anche se non si risulta assicurati al momento dell’errore, a patto che si risulti assicurati al momento della richiesta di risarcimento e non si fosse a conoscenza di aver commesso l’errore.
Questa clausola è stata spesso fonte di discussioni e dibattiti, ma finalmente grazie a questa recente sentenza della Cassazione è stata ufficialmente dichiarata illegittima e vessatoria. Si tratta in sostanza di una clausola che non ha validità, anche se presente per iscritto all’interno di un contratto di assicurazione, perchè mette l’assicurato in una posizione di svantaggio e soprattutto in ambito medico non risulta per nulla efficacie.
Come funziona la polizza Loss Occurrence?
La polizza Loss Occurrence prevede che la copertura assicurativa del professionista debba essere completa e quindi presente anche al momento della commissione dell’errore. E’ questa la differenza rispetto alla clausola Claim’s Made, per la quale è sufficiente che l’assicurazione sia attiva al momento della richiesta di risarcimento.
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